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4 maggio 2011

Trattamenti naturali

Trattamenti alle castagne, alle mele, al vino: una tendenza emergente dei Centri Benessere, è rappresentata dal legame sempre più stretto che si sta instaurando con il territorio e con le sue risorse. Ecco quindi utilizzare prodotti naturali che si potrebbero trovare inconsueti per l’ambito del wellness e dell’estetica e che invece, grazie alle loro proprietà, rivelano una efficacia terapeutica o estetica almeno pari, se non in qualche caso superiore, ad altri prodotti di uso comune.
Di seguito si riportano alcuni dei trattamenti in questione, illustrando composizione e proprietà dei singoli prodotti che ne sono alla base.
Trattamenti alle castagne
Presenti ovunque ci sia abbondanza di boschi, e dunque in forma diffusa in tutto il territorio nazionale, le castagne vengono utilizzate nell’ambito del wellness quando stagionalmente disponibili, ovvero in autunno.
Le castagne contengono in buona misura sostanze come i carboidrati, il potassio e vitamine. Esse rappresentano anche un ottimo elemento antiossidante e quindi una sostanza ideale per trattamenti cutanei. Le proprietà astringenti e disinfettanti delle castagne donano vitalità alla pelle mentre la loro polpa può essere utilizzata per le maschere al viso. Anche la corteccia e le foglie della castagna trovano la loro applicazione nel wellness: ricche di vitamine C e E possono comporre gli ingredienti di trattamenti rigeneranti e disintossicanti, oltre che di peeling, bagni multifunzione, massaggi e pediluvi. Uno speciale estratto dei semi della castagna rinvigorisce le gambe stanche e pesanti, facilita la circolazione e il metabolismo, oltre a tonificare la pelle e i tessuti connettivi. Le castagne possono essere quindi macinate a mano e impastate con acqua termale e olio di vinacciolo per i trattamenti esfolianti o, per ottenere un potere rigenerante, mescolati con miele anch’esso di castagne.
Tra i luoghi in Italia ove vengono praticati, durante l’autunno, i trattamenti alle castagne si annoverano le terme di Salvarola e quelle di Abano Terme, l’Hotel Taubers Unterwirt di Velturno, vicino Bressanone, il cui centro benessere sorge proprio sul cosiddetto “sentiero delle castagne” e il Centro Benessere Termale e Terapie Naturali Villa delle Ortensie (S. Onobomo Terme, in provincia di Bergamo), ove gli estratti di castagne sono anche l’ingrediente di base per tisane rilassanti e depurative nonché di alcune gustose proposte culinarie.
Trattamenti al vino
La cosiddetta Vinoterapia è una pratica conosciuta e diffusa che si basa sulle proprietà degli acini dell’uva, il cui altissimo potere antiossidante è legato alla massiccia presenza di polifenoli, ma anche di calcio, fosforo, flavonoidi, vitamine e acidi organici come l’acido tartarico, malico e glicolico. Nel complesso, essi sono in grado di contrastare l’invecchiamento cutaneo, di levigare e purificare la pelle nutrendola in profondità e lasciandola quindi più tonica e vellutata.
A seconda del territorio ove risiedono i Centri che praticano trattamenti di Vinoterapia, si ricorre naturalmente ai prodotti locali. Alle Terme di Salvarola, ad esempio, vengono utilizzati uva, vinaccioli, mosto fresco ed estratti d’uva della terra di Modena, come Grasparossa e Trebbiano, Con l’uva fresca di Lambrusco di Grasparossa, unitamente all’olio di vinaccioli, vengono tra l’altro praticati dei massaggi rigorosamente nel periodo della vendemmia.
Nella Beauty Farm dell'agriturismo al Vecchio Mulino, a Faè di Oderzo in provincia di Treviso, vengono effettuati trattamenti idratanti ed elasticizzanti, massaggi, impacchi, maschere e peeling per il viso e il corpo con acini freschi d'uva Cabernet, Merlot e Raboso, o con mosto fresco ed olio di vinacciolo. Di notevole efficacia, in termini di rilassamento e rigenerazione, è quindi il “bagno nella botte” (o bain barrique) con uva fresca, vinacce, mosto o vino. Tra i prodotti proposti al Vecchio Mulino vi sono poi lo Svergine d'uva rossa del Piave, ricco di antociani e polifenoli, ad effetto antiossidante, e di sali minerali e di vitamine, nutrienti e remineralizzanti, per cataplasmi e idromassaggio. Ancora, contro la senescenza e l’invecchiamento cutaneo, viene usato l’olio di vinaccioli, per il massaggio, emolliente e nutriente, ricco di acidi grassi poliinsaturi (vitamina F) mentre un effetto idratante, stimolante e levigante è offerto dallo Scrub al mosto d'uva Raboso del Piave e miele di acacia, ricco di zuccheri e di acidi della frutta (alfa beta e idrossi acidi). Infine il massaggio con grappa di vinaccia di Prosecco del Veneto ha un effetto stimolante e rigenerante e la Foglie di vite rossa viene utilizzata per infusioni, maschere e impacchi. Da segnalare che i trattamenti di Vinoterapia (termine improprio, visto che si basa sull’uso degli acini d’uva e non del vino vero e proprio) sono stati per la prima volta praticati in Francia all’inizio degli anni ’90 sulla base delle scoperte di un professore di Farmacia, Joseph Vercauteron dando vita ad un centro specializzato nelle terre del Chateau Smith Haut La fitte, nei pressi di Bordeaux, che si chiama Les Sources de Caudalie ove si praticano applicazioni basate sui medesimi principi della talassoterapia, ma sfruttando le proprietà dell’uva.
CAPELLI SFIBRATI O SECCHI
Un impacco a base di uovo una volta al mese su capelli umidi sembra fare davvero bene in caso di capelli sfibrati e secchi. Il merito è tutto della lecitina e delle vitamine che rendono il capello lucente già dopo 2 o 3 trattamenti. Il procedimento è semplice: sbattete un tuorlo d’uovo e passatelo sui capelli. Lasciate agire per una ventina di minuti poi risciacquate abbondantemente. Il problema di questo rimedio è quell’odore persistente di uova che rimane sui capelli. Per ovviare all’inconveniente alcuni consigliano di fare il risciacquo con qualche goccia di aceto versata nell’acqua. C’è chi oltre all’uovo aggiunge del miele e un po’ d’olio di oliva o alle germe di grano. In effetti l’olio va benissimo per i capelli secchi, ma è bene applicarlo soltanto sulle punte perché di solito sono più sfibrate. Poi procedete con il risciacquo e lo shampoo. Può capitare che la pappina coli, in questo caso niente panico, armatevi di pellicola trasparente e raccoglieteci dentro tutta la capigliatura.
CAPELLI TINTI E TRATTATI:
Per chi ha i capelli trattati esiste un impacco a base di miele. Bisogna preparare una crema con tre cucchiai di miele e uno di acqua. Miscelate ben bene e distribuite la crema sulla capigliatura. Aspettate almeno un’ora prima di sciacquare e infine lavatevi i capelli con lo shampoo. Il miele a differenza dell’uovo non puzza e l’aroma è molto fragrante.
CAPELLI GRASSI o CON FORFORA:
Il limone è invece consigliato per chi ha i capelli grassi perché tende a seccarli. Ma è anche utile quando il capello è spento perché lo lucida. In questo caso meglio usarlo nell’ultimo risciacquo diluito in acqua. Le bionde lo amano particolarmente perché il limone non solo lucida il capello, ma lo schiarisce addirittura. Meglio non esagerare comunque perché secca troppo. Per le brune invece è consigliato un infuso a base di foglie di castagna. Versato sui capelli, subito dopo lo shampoo, ravviva i riflessi. Utile anche contro la forfora. Le foglie però vanno raccolte in primavera e lasciate essiccare al sole. Verranno poi messe in sacchetti di carta lontane dal contatto diretto con la luce.

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